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Descrizione
Sabato 5 luglio, il CineTeatro Junior di Sarnico ha ospitato un concerto di altissimo livello artistico, capace di lasciare il segno.
Protagonisti della serata Paolo Fresu, Daniele di Bonaventura e Pierpaolo Vacca, che hanno conquistato oltre 300 spettatori con un’esibizione densa di emozione, poesia e grande musica.
Protagonisti della serata Paolo Fresu, Daniele di Bonaventura e Pierpaolo Vacca, che hanno conquistato oltre 300 spettatori con un’esibizione densa di emozione, poesia e grande musica.
L’evento, organizzato dalla Pro Loco di Sarnico con la collaborazione del Comune, inizialmente previsto al Lido Fontanì, è stato spostato al chiuso a causa del maltempo: un cambiamento gestito con efficienza e professionalità dall’organizzazione, che ha garantito il successo dell’iniziativa e la piena soddisfazione del pubblico.
Il trio ha presentato “Tango Macondo”, un progetto musicale nato dalla colonna sonora dell’omonimo spettacolo teatrale. I brani proposti hanno deliziato il pubblico con atmosfere sofisticate e ricche di suggestione.
La tromba e il flicorno soprano di Paolo Fresu, arricchiti da raffinati effetti elettronici, il bandoneón di Daniele di Bonaventura (strumento tradizionalmente usato nel tango argentino) e l’organetto di Pierpaolo Vacca (impiegato con filtri elettronici e looping), hanno fuso sonorità etno-jazz sospese tra folk sardo e tango, riti arcaici e contemporaneità onirica. Ne è nato un immaginario viaggio musicale tra Mamoiada – il paese della Barbagia noto per i Mamuthones – e Macondo, il luogo mitico nato dalla fantasia di Gabriel García Márquez. Un intreccio tra tradizione e innovazione, evocazione e visione, che ha emozionato.
La tromba e il flicorno soprano di Paolo Fresu, arricchiti da raffinati effetti elettronici, il bandoneón di Daniele di Bonaventura (strumento tradizionalmente usato nel tango argentino) e l’organetto di Pierpaolo Vacca (impiegato con filtri elettronici e looping), hanno fuso sonorità etno-jazz sospese tra folk sardo e tango, riti arcaici e contemporaneità onirica. Ne è nato un immaginario viaggio musicale tra Mamoiada – il paese della Barbagia noto per i Mamuthones – e Macondo, il luogo mitico nato dalla fantasia di Gabriel García Márquez. Un intreccio tra tradizione e innovazione, evocazione e visione, che ha emozionato.
Tra i momenti più intensi, l’esecuzione finale di Y vestido un amor – brano struggente del musicista argentino Fito Paez – ha chiuso la serata in un’atmosfera sospesa, lasciando il pubblico visibilmente commosso.
Grande soddisfazione per la serata è stato espresso dall'assessore alla cultura Mauro Cadei che ha sottolineato "l'elevata qualità artistica del concerto e l'importanza di proporre eventi di livello per arricchire l'offerta culturale del territorio, coinvolgendo cittadini e visitatori in esperienze autentiche e significative".
"Quando un evento riesce ad emozionare così tanto, significa che abbiamo fatto centro - ha detto Mauro Demarchi, consigliere con delega al turismo -. Un grazie speciale agli artisti, al pubblico, a Stefano Galiero, Manuela Frattini e tutti i volontari della Pro Loco per aver organizzato a Sarnico un concerto di così alto livello: insieme abbiamo vissuto una serata indimenticabile per tutta la comunità"
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Ultimo aggiornamento: 6 luglio 2025, 21:47